giovedì 16 settembre 2010

storie di 4 zampe

The lamb

Che poi tenersi l'agnello sulle spalle (23) faceva pure caldo, pensò. Però quell'uomo aveva qualcosa di strano addosso, agnello a parte.
Decise quindi di seguirlo. Facile mentre girava intorno al cerchio di persone vocianti, tutti che offrivano bestie e, per contro, gli altri che fingevano il misurato disinteresse dei compratori. Un bel gioco delle parti, pensò ancora. Poi il belato dell'agnello attirò la sua attenzione come se gli avesse parlato. Si voltò un attimo, quasi come per rispondere con un belato altrettanto simile. Qualcosa uscì dalla sua bocca ma invece che ad un belato somigliò ad una specie di grugnito sordo. Gli occhi azzurro sangue dell'agnello incrociarono i suoi per un attimo mentre lui, l'uomo, continuava a portarselo dietro, strattonandolo un po' e offrendone pancia e denti a chi mostrava almeno un minimo interesse.
Tutto accadde all'improvviso. L'uomo incespicò in un bastone, uno di quei bastoni da sera, quando gli omaniti decidono di darsi un tono facendosi portare in giro da quel piccolo legno sottile, (Dr. Strangeluv) inciampò dicevo e finì lungo disteso a terra. Come per magia la folla si aprì lasciando intravedere la sagoma stordita con la dishdash sporca. Le zampe dell'agnello scalciarono prima il vuoto per poi fare presa sulla spalla dell'uomo e lanciarsi tra le gambe degli altri intorno. Mani che si tendevano per afferrarlo ma, come in uno di quei casi speciali in cui tutto riesce bene, o riesce male a seconda dei punti di vista, l'agnello fuggì correndo disordinatamente in quel migliaio di arti umani.
Una volta fuori si fermò, indeciso, come se avesse un momento di smarrimento. Fu allora che, di nuovo, l'uomo incrociò i suoi occhi, o meglio, fu l'agnello a cercare (The dress) i suoi, come poi raccontò in seguito. Si mosse velocemente verso la bestia che gli dette una seconda occhiata, scalciando ancora leggermente dietro per poi partire veloce lungo la strada. L'altro corse saltando alcuni fiori di palma deposti a terra ed urtando una vecchia signora che, come fosse abituata, non manifestò neppure disappunto per lo scontro.
In fondo alla via l'agnello si fermò osservando l'intrico di strade e persone che affollava il Suq nel venerdì (SW) di festa, poi con un movimento del collo scelse la direzione. L'uomo fece appena in tempo a vederlo fermarsi davanti alla vetrina di un signore dall'aspetto poco raccomandabile, con un accogliente sorriso sadico. "JtB !!! JtB !!!" Si sentì chiamare dal retro. 
Jason the Butcher
L'agnello fermo davanti alla porta dell'uomo, gli occhi per un attimo attraversati da un riflesso cremisi proveniente da uno dei coltelli piantati nel ceppo di legno. "JtB !!!" Ancora la voce forte e decisa. L'uomo, seccato, fece per andare incontro all'animale accelerando i movimenti ma poi, al quarto richiamo, si fermò e scivolò dentro (Spring and by summer fall) il negozio.
L'agnello, incerto se entrare non si mosse dalla soglia.
Poi l'altro uomo arrivò correndo e l'agnello, voltandosi ancora come se lo conoscesse davvero, fece una smorfia, come un sorriso appena accennato e, scartando le altre persone ormai vicine, uscì dall'antica porta della città vecchia allontanandosi verso il wadi.


vale?


s(ilently)


soundtrack // Blonde Redhead "23"